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domenica 1 marzo 2009

Inter-Roma, pari spettacolo (3-3) Milan k.o. con la Samp: è crisi

Inter-Roma, pari spettacolo (3-3) Milan k.o. con la Samp: è crisi
Domenica 01 marzo 2009 22.36

Nerazzurri sotto 0-2 e 1-3, poi la grande rimonta. Il Milan sconfitto a Marassi dalla Samp, Berlusconi minimizza: "Non è un tragedia", ma è crisi. Fiorentina e Genoa non ne approfittano. Juve a -7 dalla vetta
Adriano e Mexes

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Un'Inter bella a metà riesce a evitare una sconfitta quasi certa con la Roma, salvata da una doppietta di Balotelli e dal primo gol stagionale di Hernan Crespo, che si conferma bestia nera di Doni. Una partita divisa in due, con un primo tempo completamente dominato dalla Roma, avanti di due gol, mentre l'Inter esce fuori nella ripresa, con l'innesto di Figo e soprattutto di Crespo, che un minuto dopo il suo ingresso firma di testa il 3-3 finale. Una rimonta che consente alla capolista di tenere la Juve a distanza, anche se il vantaggio è passato da nove a sette punti, e lascia tanto amaro in bocca alla Roma, cui non è bastato trovarsi per due volte in vantaggio di due reti per conquistare tre punti preziosi che l'avrebbero proiettata al quarto posto, con due lunghezze di ritardo dal Milan terzo.

LA PARTITA. Dopo nemmeno 1' Julio Cesar alza una punizione di Baptista ed è fortunato sull'imprecisa volèe di Brighi. L'Inter prova a rialzare la testa con un tap in di Maxwell e con un colpo di testa di Cambiasso ma la squadra sembra spezzata in due tronconi e si muove a velocità notevolmente inferiore alla Roma. Che, a furia di spingere, passa con un colpo di testa di De Rossi (23'). Maicon non solo spinge poco ma è molto distratto in difesa, Riise per due volte in pochi minuti sbuca alle sue spalle e la seconda è fatale per Julio Cesar, beffato tra le gambe (29'). Burdisso 3' dopo evita con un salvataggio il più che probabile 3-0 di Vucinic. La Roma è incontenibile e Mourinho cambia nella ripresa inserendo Figo e Vieira per Maxwell e Burdisso e ridisegnando l'Inter con un 4-2-3-1, con Adriano unica punta e Balotelli e Figo esterni. Una mossa che premia subito: al 5' Adriano libera al tiro l'indisturbato Balotelli che non sbaglia. Brighi rispedisce i nerazzurri all'inferno, finalizzando un contropiede imbastito da Vucinic e rifinito da una finta di Baptista, ma ancora Balotelli tiene aperta la partita trasformando un dubbio rigore assegnato da Rizzoli per presunto fallo di De Rossi sullo stesso attaccante. Che poi esulta zittendo i tifosi romanisti, un gesto inutile e stupido. Non lo imita Crespo al 34', dopo il gol di testa che completa la rimonta interista e strozza in gola le urla di gioia dei tifosi juventini e di quelli romanisti.

LA CRISI DEL MILAN. Dopo l'eliminazione dalla Coppa Uefa, le speranze del Milan di riprendere la corsa almeno in campionato si infrangono contro la Sampdoria. Un tracollo, quello rossonero. Forse non nel risultato, ma nel gioco e nelle idee. Falcidiato dalle assenze, è vero, i punti deboli sono stati gli stessi di questo lungo momento di crisi: difesa traballante, centrocampo volenteroso ma non efficiente come una volta. E oggi si è aggiunto anche un attacco che, complici le scelte di Ancelotti, impiega più di un'ora per cominciare a girare. Bene, anzi benissimo la Sampdoria, che supera in casa quel che resta del Milan. Un 2-1 che regala tre punti meritati e continuità ai blucerchiati, nonostante la precarietà dei rossoneri, affondati dai gol di Cassano e Pazzini, tenuti per pochi minuti in vita dal solito gol di Pato.

FIORENTINA E GENOA. Se il Milan non va, Fiorentina e Genoa non ne approffitano. Solo un pari, infatti, per Prandelli e Gasperini (con il rischio di perdere la partita) che, rispettivamente, contro Reggina e Siena, non vanno oltre un pari piccolo piccolo e sprecano così l'occasione di agganciare il Milan al terzo posto in classifica. Due pareggi che scontentano tutti: la Reggina, ultima in classifica, avrebbe meritato certamente di più, dal canto suo anche il Siena, che esprime sempre un bel calcio davanti al suo pubblico, ha di ché recriminare per non aver portato a casa i tre punti. Se così fosse stato, per i valori espressi oggi in campo, nessuno avrebbe gridato allo scandalo.

LE ALTRE. Colpaccio del Catania a Palermo: 4 a 0 nel derby siciliano con un incredibile gol di Mascara da metà campo. Se il Palermo na va, l'Udinese gongola: la squadra di Marino, dopo essere sopravvissuta giovedì in coppa Uefa, vince e convince anche oggi contro un Lecce sempre più in crisi. Quarta sconfitta consecutiva per la squadra di Beretta che è penultima, scavalcata anche dal Chievo oggi vincente per due a zero a Bergamo contro un'opaca Atalanta. Frena anche il Cagliari che con il pareggio interno conquistato contro il Torino, ha mantenuto sì la settima posizione in classifica ed è ancora in lotta per un posto in coppa Uefa, ma ha perso un'occasione per chiudere definitivamente la "partita salvezza" raggiungendo auota 40 punti. Il Torino, al settimo risultato utile di fila, esulta per aver staccato il Bologna in classifica, sconfitto ieri sera dalla Lazio.

GLI ANTICIPI DI IERI. Nei due anticipi di sabato, Juventus-Napoli 1-0 e Lazio-Bologna 2-0.

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/108628

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